Ultima modifica: 11 Luglio 2019

Polo Tecnologico

POLO TECNICO PROFESSIONALE

 Agribusiness  Valdichiana e Alta Valle del  Tevere

 L’ISIS “Angelo Vegni” Capezzine – Cortona (Ar), ha promosso, come soggetto capofila, la costituzione della rete nel Settore Agribussiness – Ambito sistema agro-alimentare  da cui ha preso avvio nel luglio 2014, a seguito di Avviso della Regione Toscana, il c.d. POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE”.

Il PTP “AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE”, si fonda su un accordo di rete che vede la collaborazione di circa quaranta partners.

Tra questi:

 

 3 ISTITUTI SCOLASTICI SUPERIORI

ENTI DI FORMAZIONE 

12 IMPRESE DELLE FILIERE AGRARIE, FORESTALI E  AGROALIMENTARI

ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA

3 ENTI PUBBLICI

  • COMUNE DI CORTONA
  • CAMERA DI COMMERCIO DI AREZZO
  • MAEC MUSEO DELL’ACCADEMIA ETRUSCA E DELLA CITTA’ DI CORTONA

ATENEI

  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di PERUGIA – DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AMBIENTALI
  • UNIVERSITA’ DEGLI STUDI di FIRENZE – DIPARTIMENTO DI GESTIONE DEI SISTEMI AGRARI, ALIMENTARI E FORESTALI

ALTRI PARTNERS

  • SLOW FOOD TOSCANA di Firenze
  • BANCA VALDICHIANA Credito Cooperativo CCTU di chiusi (SI)
  • ASSOCIAZIONE AMICI DEL VEGNI di Cortona (AR)
  • ASSOCIAZIONE PRO LOCO MONTEPULCIANO
  • CORTONA SVILUPPO S.R.L. di Cortona (AR)
  • STRADA DEI SAPORI VALTIBERINA TOSCANA di Sansepolcro (AR)
  • STRADA DEL VINO TERRE DI AREZZO
  • GROW THE PLANET S.R.L. di Roncade (TV)

 

La Finalità

La Finalità del Polo Tecnico Professionale è quello di connettere Istituti di istruzione, Enti di formazione, Imprese delle filiere agrarie, forestali e agroalimentari di interesse, Università e Centri di ricerca in una rete integrata che consenta di intercettare  i fabbisogni di competenze espressi dal mondo imprenditoriale e dal territorio, progettando curricolo adeguato  per fornire una risposta formativa adeguata alle necessità occupazionali emergenti, superando la frammentarietà dei rapporti. Il Polo diventa quindi il catalizzatore di  strumenti, risorse, servizi già presenti.

Lo scopo del PTP è quello di collegare il mondo dell’istruzione e della formazione con quello del lavoro e della produzione, strutturando una rete integrata di collaborazione tra soggetti diversi in grado di intercettare i fabbisogni di competenze espressi dal mondo imprenditoriale e dal territorio e di tradurli poi in una risposta formativa adeguata alle necessità occupazionali emergenti.

II POLO TECNICO PROFESSIONALE “AGRIBUSINESS VALDICHIANA E ALTA VALLE DEL TEVERE” punta a realizzare le migliori pratiche di “bottega scuola” e di “scuola impresa”,  luoghi nei quali la formazione è contestuale alla produzione di beni e all’erogazione di servizi, in modo da valorizzare le specificità, le tipicità e le tradizioni del territorio riconducibili alle filiere di interesse, con particolare riferimento ai settori agroalimentare, agrituristico e agroforestale, ristorativo, ricettivo e di tutte le attività di servizio connesse.

 

 

Le Attività

L’individuazione di profili professionali in termini di competenze  funzionali alla creazione di figure riferiti alle filiere interessate è realizzata attraverso incontri e tavoli di confronto con i soggetti della rete.

L’individuazione dei profili professionali richiesti dal mondo del lavoro si realizza attraverso incontri e tavoli di concertazione in cui, presenti tutti i soggetti componenti la rete, vengono pianificate le azioni organizzative, didattiche e formative necessarie. Tra queste: indagini conoscitive del sistema economico, delle imprese, del mercato dei beni e di quelli dei servizi e del lavoro;  analisi dei risultati al fine di individuare i fabbisogni in termini di risorse umane; individuazione degli ambiti di collaborazione ed integrazione all’interno dei quali pianificare e gestire le attività formative; monitoraggio e valutazione dei processi formativi posti in essere nell’ambito del PTP e del raggiungimento delle competenze attese attraverso la costruzione condivisa di strumenti idonei alla valutazione del sistema integrato, sia in termini di processo che di prodotto.

La collaborazione con soggetti esterni sull’offerta formativa, in particolare con l’attivazione dei PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO permette di realizzare efficaci modalità di apprendimento finalizzate a fare acquisire e sviluppare:

– competenze specifiche e trasversali che mettano i partecipanti in grado, di comprendere e sperimentare situazioni concrete e complesse

– capacità tecnico-operative adeguate al profilo professionale perseguito.

Tra le metodologie didattico-educative prescelte, l’apprendimento “in situazione”, il learning by doing, al fine di sviluppare le abilità di problem solving e, tra gli strumenti formativi,  le tecnologie informatiche più idonee.

 

L’Innovazione

L’innovazione  passa attraverso il potenziamento della Didattica laboratoriale rafforzamento competenze di base e l’ alternanza, la rivisitazione del curricolo verticale della scuola con la collaborazione delle aziende.

 

 

La Formazione

Il PTP supporta il personale nello sviluppo e/o nell’utilizzo delle nuove  tecnologie offrendo opportunità di formazione (ECDL, corsi di formazione per tutor di alternanza scuola lavoro ecc.)

La scuola, compatibilmente con le risorse a disposizione (finanziarie, umane  e organizzative) promuove iniziative di formazione per i docenti e si adopera per assicurare l’aggiornamento del personale attraverso la partecipazione a progetti formativi anche di carattere regionale, talora qualificandosi Istituto capofila per reti di scuole.

Le tematiche proposte negli ultimi anni per la formazione, l’ aggiornamento/autoaggiornamento  hanno interessato ambiti diversi (es. curricolo /competenze, bes/dsa, tecnologie didattiche, metodologie, orientamento, sicurezza, valutazione ecc.).

In particolare, negli ultimi anni scolastici, presso l’Istituto è stata svolta attività di aggiornamento nell’ambito dei seguenti progetti:

  • PROGETTO “START UP, DALLA FORMAZIONE AL LAVORO”-ALTERNANZA SCUOLA LAVORO

Il Progetto, ( a.s 2013-2014-2015), gestito attraverso la Provincia di Arezzo quale Organismo intermedio del POR Ob.2 Regione Toscana, Reg. n. 1081/2006, cofinanziato dal FSE e FdR di cui all’Asse IV Obs h – i, ha visto la partecipazione di una rete di n. 5 Istituti coinvolti e aveva come principale obiettivo quello DI FORMARE FIGURE TUTORIALI IN AMBITO SCOLASTICO (TUTOR INTERNI) E PROFESSIONALE (TUTOR AZIENDALE E DI RETE), nonché di elaborare un modello condiviso di alternanza scuola-lavoro, allo scopo di garantire agli studenti degli istituti secondari di secondo grado un accompagnamento efficace nei percorsi di alternanza scuola-lavoro come occasione significativa di apprendimento tale da preparare i giovani all’ingresso nel mondo del lavoro.

 

Il Rapporto con le Imprese

Il rapporto con le imprese si sostanzia in una serie di momenti:

  • accordi (es. CONVENZIONI, PIANO FORMATIVO PERSONALIZZATO)
  • attività utili per la realizzazione dei PERCORSI DI ALTERNANZA SCUOLA LAVORO o per gli STAGE IeFP (ospitalità e tutoraggio da parte di esperti delle aziende, valutazione studenti)ù
  • formazione condivisa (es. tutor esterni/aziendali ed interni/scolastici )
  • aggiornamento tematico (es. convegni sul tema della filiera agroalimentare)

 

 

Organizzazione e Governance. 

Consiglio di indirizzo (CdI) e Comitato tecnico Scientifico. Il consiglio di indirizzo è l’organo di governance del Polo. Il CdI assume la direzione ed il coordinamento delle fasi attuative del progetto, definisce le modalità attuative del progetto , le strategie di intervento e monitoraggio.  Il CTS ha il compito di presiedere alla elaborazione dei prodotti del progetto a livello scientifico.  Il CTS elaborerà proposte per l struttura e i riferimenti dei piani formativi mettendo a sistema le diverse esperienze favorendo un loro sviluppo in senso innovativo.

ORGANIZZAZIONE PTP

Consiglio di Indirizzo (CdI): è l’Organo di governance del PTP composto dai responsabili/referenti dei soggetti obbligatori. Al suo interno verrà nominato un presidente, un coordinatore ed un segretario cui spetteranno i ruoli di convocazione e gestione dell’organismo.

Il Cdl assumerà la direzione ed il coordinamento di tutte le fasi attuative del progetto garantendo l’efficacia formativa e l’integrazione fra i partecipanti. Definirà le modalità attuative del progetto, le strategie di intervento e monitoraggio, opererà per la verifica in itinere ed ex post, procederà per la risoluzione di eventuali controversie fra i partners.

 Il Cdl inviterà a partecipare i rappresentanti degli altri soggetti attuatori e sostenitori, qualora lo ritenga opportuno; potrà inoltre incaricare dei sottogruppi di svolgere particolari ruoli tecnici.

Il Cdl si riunirà in primis allo scopo di pianificare le attività formative e avviarle nelle aree territoriali previste (attività ex ante) e in seguito, periodicamente, per monitorare il progetto in itinere ed ex-post; sarà sede di discussione dei punti di forza e di debolezza del progetto e di rimodulazione degli interventi operativi in funzione delle verifiche intermedie realizzate.

Comitato Tecnico Scientifico (CTS): composto dai referenti dei soggetti di cui ai punti 5.a e 5.b affiancherà il CdI e potrà avvalersi di consulenti sugli specifici temi, con il compito di presiedere alla elaborazione dei prodotti del progetto a livello scientifico.

Il CTS elaborerà una proposta per la struttura e i riferimenti dei piani formativi mettendo a sistema le diverse esperienze favorendo un loro sviluppo in senso  innovativo in linea con indicazioni ed esperienze nazionali e  internazionali. Garantirà inoltre:

  • i riferimenti teorici comuni e condivisi all’interno delle proposte formative dell’intero progetto;
  • la supervisione teorica e la qualità dei risultati, sistematizzando i contenuti del lavoro nei diversi territori per giungere ad un modello di formazione efficace e condiviso;
  • la qualità e il coordinamento scientifico degli elaborati finali del progetto, delle pubblicazioni finali e dei materiali didattici, dei contenuti e delle metodologie dei percorsi formativi e degli eventi di diffusione e restituzione dei risultati;

Predisporrà infine gli strumenti di monitoraggio delle attività di verifica e di valutazione dei risultati in esito.

Sono previsti due ambiti di monitoraggio:

  1. Tecnico-organizzativi (attività, tempi, utenza, budget, partnership, risorse umane, disseminazione);
  2. Formativi (obiettivi, contenuti, metodi)

L’azione valutativa nel suo complesso  opererà per:

1) rendere conto delle scelte e dei risultati (accountability);

2) tenere sotto controllo l’andamento del progetto, favorendone l’aggiustamento in corso di realizzazione;

3) valutare l’andamento del progetto, attraverso l’analisi dei dati raccolti, e verificare i risultati conseguiti (management control);

4) formulare indicazioni per migliorare l’organizzazione, i risultati e i processi formativi (improvement)